Hunting the secret beautyin the capital of style

Debut of the Milan Design Weekend, the four days to become a candidate for the Hall of autumn in Milan. And what do you think? Comments

Sold out with waiting list to join Milan in secret only known architects. Office buildings and shops that have impressed the signing ol’impronta, the great designers of the twentieth century, and yet remain invisible to most people, because the Milanese are used to seeing them every day, and at the same time are not used to raise the head from the pavement when they walk down the street. Indeed, they were: one hundred and fifty curious, between Saturday and Sunday, from professional guides will accompany the Order of the provincial architects to discover the other side of the two districts that seem very well known, Brera and San Babila. Two routes specially designed to serve as a corollary to the Milan Design Weekend, the four-day debut of candidate to become a Hall of autumn. “We had a flood of requests – Giulia Pellegrino explains, coordinator of the foundation of the order -. Unfortunately, there is an objective limit, we can not accompany more than 35-40 people at a time. “

Tutto esaurito con lista d’attesa per entrare nella Milano segreta che conoscono soltanto gli architetti. Palazzi d’uffici e negozi che hanno impressa la firma, o l’impronta, dei grandi progettisti del Novecento, eppure restano invisibili ai più, proprio perché i milanesi sono abituati a vederli tutti i giorni, e al tempo stesso non sono abituati ad alzare la testa dal marciapiede quando camminano per strada. Anzi, non lo erano: centocinquanta curiosi, tra sabato e domenica, si faranno accompagnare dalle guide professioniste dell’Ordine provinciale degli architetti a scoprire l’altra faccia di due quartieri che sembrano arcinoti, Brera e San Babila. Due itinerari costruiti appositamente per fare da corollario al Milano Design Weekend, la quattro giorni che debutta oggi candidandosi a diventare un Salone d’autunno. «Abbiamo avuto una pioggia di richieste – spiega Giulia Pellegrino, coordinatrice della fondazione dell’ordine -. Purtroppo c’è un limite oggettivo, non possiamo accompagnare più di 35-40 persone per volta».

The lucky, the political price of five euro, Saturday morning at ten o’clock (with a repeat Sunday at the same time) will find it in Piazza del Carmine, in the churchyard. A guide Piergiorgio Vitillo and Federico Ferrari, curators of the route that winds along the historic course of Garibaldi to Piazza XXV Aprile. An “urban tale” of two and a half hours, punctuated by digressions buildings where they worked to discover the hand of one of the most famous architect of the last century. How Figini and Pollini, at number 37 in Via Broletto, in ’47-’48, or Borgazzi and Gardella, 4 Via Cusani, in ’62-’64, or, in the same year, Hunt Dominioni in a building at 6 Street Knights of the Holy Sepulchre, where shortly afterwards other houses are signed by BBPR in the sixties. Small pearls interspersed with famous buildings such as the Teatro Strehler former Savings Bank of the Provinces of Lombardy in Via Verdi, mammoth bank designed in the Thirties by Giovanni Muzio and Giovanni Greppi, and more recent achievements such as building a road in ’96 Fiori Chiari, signed by the study by Mario Bellini, the architect of the Great Brera.

I fortunati, al prezzo politico di cinque euro, sabato mattina alle dieci (con replica domenica alla stessa ora) si faranno trovare in piazza del Carmine, sul sagrato della chiesa. A guidarli Piergiorgio Vitillo e Federico Ferrari, curatori dell’itinerario che si snoda lungo l’asse storico di corso Garibaldi, fino a piazza XXV Aprile. Un «racconto urbano» di due ore e mezza, punteggiato di digressioni a scoprire edifici dove hanno lavorato mani d’architetto tra le più illustri del secolo scorso. Come Figini e Pollini, al civico 37 di via Broletto, nel ’47-’48, o Gardella e Borgazzi, al 4 di via Cusani, nel ’62-’64, o, negli stessi anni, Caccia Dominioni in un condominio al 6 di via Cavalieri del Santo Sepolcro, dove poco più avanti altre case sono firmate da BBPR negli anni Sessanta. Piccole perle intercalate da edifici celebri, come il Teatro Strehler e l’ex Cassa di risparmio delle Province lombarde in via Verdi, mastodontica banca progettata negli anni Trenta da Giovanni Muzio e Giovanni Greppi, e da realizzazioni più recenti come un edificio del ’96 in via Fiori Chiari, firmato dallo studio di Mario Bellini, l’architetto della Grande Brera.

read more!!!!!!!!!!!!!!!Credits for Translations Laura Marcora

                                                         
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